20 Nov
Sono da poco rientrata da una bella serata trascorsa a scuola, dove una cinquantina di genitori di bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni si è riunita per ascoltare una psicologa dell’età evolutiva.
Non sapevo che cosa aspettarmi e, prima dell’inizio, con le mie accompagnatrici scherzavo sul fatto che tutte fossimo andate per capire come aiutare “la nostra amica”. Sì dai, la conoscete tutti, quella che ha tanti problemi e questa volta, in particolare, la sfortuna di non avere figli perfetti come i nostri. Insomma una Banda Bassotti che va al deposito senza un piano per il colpo.
La dottoressa Ostini ha avuto un inizio un po’ “timido”, forse complice a giovane età, la voce sottile, l’ampiezza della sala, o semplicemente il fatto di essere arrivata tardi per aver sbagliato scuola. Ma dopo la prima diapositiva ha dato mostra di grande competenza, ottimo controllo e rassicurante risolutezza.
Il pubblico, dimentico della “copertura dell’amica”, si è sciolto in domande e racconti strani, eccessivi, vividi, divertenti per chi li sente raccontati, ma drammaticamente ostici per chi vi si confronta ogni giorno.
Personalmente, mi sono sentita rassicurata dalla dottoressa e compresa da quella piccola folla di genitori che, ognuno a proprio modo, con il proprio carattere, con i propri metodi, i propri errori e le proprie ricette, erano tutti ugualmente desiderosi di aiutare i propri figli e loro stessi a gestire meglio le proprie emozioni.
La dottoressa ha detto che ci farà sapere di seminari e incontri sul tema che la sua associazione terrà prossimamente, li pubblicheremo e personalmente mi sento di raccomandarne la frequenza.
Di seguito un riassunto di quel che ho capito (correggetemi e aggiungete senza pietà):
- Le emozioni sono processi interiori suscitati da stimoli rilevanti per l’individuo.
- Attraverso le emozioni ci relazioniamo con gli altri.
- Quattro emozioni sono innate: rabbia, paura, tristezza, e gioia.
- Altre emozioni si apprendono successivamente: orgoglio, senso di colpa, vergogna, e ambivalenza (coesistenza di due emozioni contrastanti)
- Ognuna di queste emozioni è provocata da uno stimolo: sopruso->rabbia; minaccia->paura; privazione->tristezza; riconoscimento->gioia.
- Ognuna esprime un bisogno e quindi richiede un’azione.
- Durante l’età evolutiva i bambini possono avere problemi in ognuno di questi passaggi: 1) associano ad uno stimolo l’emozione “sbagliata”; 2) non riescono a “controllare” l’emozione (che è o troppo debole o troppo forte), 3) non riescono a comunicare il bisogno.
- I genitori possono aiutare i bambini a comprendere, comunicare e controllare le proprie emozioni.
- I meccanismi di apprendimento della “grammatica emotiva” sono due: 1) la modellazione, ovvero l’esempio dato dai comportamenti delle persone che circondano il bambino, genitori in primis; 2) La verbalizzazione, ovvero la comunicazione orale.
- Due sono anche gli strumenti principali per aiutare i bambini in questo apprendimento: 1) L’empatia, ovvero la capacità di comprendere l’emozione del bambino esternandone una compatibile, ma non identica; 2) Le tecniche di coping, ovvero metodi che permettono di affrontare il problema gestendo lo stimolo, laddove realisticamente possibile, o imparando a “controllare” l’emozione.
Ecco la Presentazione!
Come anticipato, trascrivo i contatti della dottoressa:
Chiara Maria Ostini
Tel.: 389 8170371
mail: chiara.ostini@libero.it